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Diritto tributario e arbitrato:
servizio per le aziende

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Diritto tributario

Il diritto tributario va distinto dalla tecnica tributaria (materia propria del commercialista). Per affrontare un giudizio volto all'annullamento di sanzioni tributarie, vanno adottate le tecniche processuali proprie del legale, il quale sin dall'inizio del procedimento sa consigliare quali dichiarazioni effettuare in fase di accertamento fiscale, per poi condurre il procedimento e infine analizzare le motivazioni delle sentenze (le quali molto spesso hanno motivo per esser impugnate).
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Arbitrato

Lo scopo principale del ricorso all'arbitrato è quello di risolvere le controversie quanto più velocemente possibile e con migliori risultati per la clientela. A tal fine, lo studio offre i propri servizi per assistere e rappresentare imprese e/o persone fisiche in procedure arbitrali rituali e irrituali, in materia civile e commerciale. L’arbitrato usualmente risolve la controversia in tempi rapidissimi rispetto alla giustizia ordinaria.
La consulenza si estende alla scelta della giurisdizione e del foro, alla redazione di compromessi, clausole compromissorie e convenzioni di arbitrato in materia non contrattuale. 
Particolare attenzione è riservata, infine, alle procedure di conciliazione e mediazione In generale; l'attività dello studio rivolta alle imprese si indirizza anche nel segno della tutela e del recupero del credito, così come soprattutto nella stesura e nella consulenza contrattuale, con attenzione alla prevenzione del contenzioso.

Recupero crediti
Alcune domande
Che cos'è il decreto ingiuntivo?

Un decreto ingiuntivo è l'ordine dato dal giudice al debitore di adempiere l'obbligazione assunta (es. pagamento di una somma di denaro o consegna di una cosa mobile determinata) entro un determinato periodo di tempo (normalmente 40 giorni). Trascorso tale termine, il decreto diventa esecutivo e si può procedere, previa notifica del precetto, al pignoramento dei beni del debitore.
Il decreto ingiuntivo viene emesso su richiesta del creditore, senza sentire la controparte (il debitore) e ha il vantaggio di essere molto più celere e assai meno oneroso di un procedimento giudiziario ordinario. È disciplinato dagli articoli 633 e ss. del c.p.c. e richiede, per la sua emissione, la sussistenza di determinati requisiti.
Contro un decreto ingiuntivo è possibile fare opposizione nei termini previsti dallo stesso decreto (normalmente 40 giorni, ma i termini possono, raramente, esser abbreviati).

E' possibile fare opposizione ad un decreto ingiuntivo?

L'opposizione ad un decreto ingiuntivo può essere proposta mediante atto di citazione (art. 645 c.p.c.) entro i termini previsti nel decreto stesso (normalmente 40 giorni).


Ci si oppone al decreto ingiuntivo, ad esempio, se il credito non è scaduto o se è addirittura inesistente perché mai sorto o perché già estinto a seguito di pagamento.


Su istanza dell'opponente, se ricorrono gravi motivi, il giudice può sospendere l'esecuzione provvisoria del decreto ingiuntivo (art. 649 c.p.c.).

Quali garanzie posso inserire in un contratto per avere più probabilità che venga adempiuto?

Quali clausole accessorie ad un contratto, al fine di garantire l'adempimento dell'accordo, o permettere un più facile e pronto risarcimento in caso di danno, la legge predispone vari strumenti.
Innanzi tutto può prevedersi una caparra con funzione penitenzile o confirmatoria, oppure una clausola penale (con funzione di determinazione anticipata del valore del danno in caso di inadempimento)
.Possono poi sempre prevedersi delle specifiche garanzie, tanto di natura reale (cioè riferite a beni mobili o immobili) oppure di natura personale (che fanno invece riferimento al patrimonio personale di un soggetto terzo).Come garanzie reali la legge prevede il pegno (che si costituisce su beni mobili il cui possesso si trasferisce al creditore sino all'adempimento) e l'ipoteca (che si costituisce invece su beni immobili o su altri diritti immobiliari, senza trasferimento del possesso). Pegno e ipoteca possono anche essere concessi da un terzo.
A titolo di garanzia personale possono invece prevedersi, tra le altre, la Fideiussione (una specie di polizza, al fine di garantire l’adempimento, che viene prestata, a discrezione, da una Banca o da una Assicurazione)

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