Qual è la differenza tra la denuncia e la querela?
Qual'è la differenza tra la denuncia e la querela?
La denuncia, presentata dal Pubblico Ufficiale o dal privato, è uno dei mezzi attraverso il quale il Pubblico Ministero o la polizia giudiziaria prendono conoscenza di un fatto costituente reato (artt. 331 e ss. c.p.p.). Ai privati è anche concessa la facoltà di presentare denuncia oralmente (art. 333 c.p.p.). Nel caso di denuncia, il procedimento si avvia d'ufficio, cioè senza che sia necessario l'intervento della persona offesa dal reato.
Per poter invece procedere in ordine ad alcuni reati specifici, la legge richiede una ulteriore condizione (c.d. condizione di procedibilità) che consiste frequentemente nella cosiddetta querela (ad esempio per i reati di lesioni, percosse, ingiuria, diffamazione, etc.). Per querela si intende la manifestazione di volontà della persona offesa che si proceda in ordine ad uno specifico reato (artt. 336 e ss. c.p.p.). Anche la querela può essere presentata oralmente (e in questo caso si redige un verbale per iscritto ad opera dell'autorità che la riceve) e può essere altresì rimessa (cioè ritirata) o rinunciata (se non è stata ancora presentata). La legge prescrive inoltre che la querela debba essere presentata entro il termine perentorio di tre mesi dall’accadimento del fatto
In quanto tempo si prescrive un reato?
La prescrizione del reato determina l'estinzione dello stesso reato sul presupposto del trascorrere di un determinato periodo di tempo.I reati per i quali è prevista la pena dell'ergastolo sono imprescrittibili.L'art. 157 c.p. disciplina il tempo necessario a prescrivere un reato in considerazione della pena stabilita.
La prescrizione estingue il reato:
in venti anni, se si tratta di delitto per cui la legge stabilisce la pena della reclusione non inferiore a ventiquattro anni;
in quindici anni, se si tratta di delitto per cui la legge stabilisce la pena della reclusione non inferiore a dieci anni;
in dieci anni, se si tratta di delitto per cui la legge stabilisce la pena della reclusione non inferiore a cinque anni;
in cinque anni, se si tratta di delitto per cui la legge stabilisce la pena della reclusione inferiore a cinque anni, o la pena della multa;
in tre anni, se si tratta di contravvenzione per cui la legge stabilisce la pena dell’arresto; in due anni, se si tratta di contravvenzione per cui la legge stabilisce la pena dell’ammenda.
Per determinare il tempo necessario a prescrivere si ha riguardo al massimo della pena stabilita dalla legge per il reato, tenuto conto dell’aumento massimo di pena stabilito per le circostanze aggravanti e della diminuzione minima stabilita per le circostanze attenuanti. L’imputato possa rinunziare alla prescrizione del reato.
La prescrizione può essere sospesa (e il termine ricomincia a decorrere dal momento della sospensione) o interrotta (e il termine ricomincia a decorrere nuovamente dal momento dell'interruzione), ma in ogni caso i termini previsti all'art. 157 c.p. non possono essere aumentati oltre la metà.
Quali sono i reati di competenza del giudice di pace?
La L. 468/99 e il relativo D.lgs. di attuazione 274/00 hanno disciplinato la figura del Giudice di Pace penale, assegnando allo stesso la competenza per alcuni particolari reati, in ordine soprattutto a fenomeni di cd microconflittualità tra privati.
Tali reati sono (art. 5 D.Lgs. 274/00):
Lesione personale (art. 582 c.p.)
Lesioni personali colpose (art. 590 c.p.)
Omissione di soccorso (art. 593 c.p.)
Ingiuria (art. 594 c.p.)
Diffamazione (art. 595 c.p.)
Minaccia (art. 612 c.p.)
Furti punibili a querela dell'offeso (art. 626 c.p.)
Sottrazione di cose comuni (art. 627 c.p.)
Usurpazione (art. 631 c.p.)
Deviazione di acque e modificazione dello stato dei luoghi (art. 632 c.p.)
Invasione di terreni o edifici (art. 633 c.p.)
Danneggiamento (art. 635 c.p.)
Introduzione o abbandono di animali nel fondo altrui e pascolo abusivo (art. 636 c.p.)
Ingresso abusivo nel fondo altrui (art. 581 c.p.)
Uccisione o danneggiamento di animali altrui (art. 638 c.p.)
Deturpamento e imbrattamento di cose altrui (art. 639 c.p.)
Appropriazione di cose smarrite, del tesoro o di cose avute per errore o caso fortuito (art. 647 c.p.)
Somministrazione di bevande alcooliche a minori o a infermi di mente (art. 689 c.p.)
Determinazione in altri dello stato di ubriachezza (art. 690 c.p.)
Somministrazione di bevande alcooliche a persona in stato di manifesta ubriachezza (art. 691 c.p.)
Atti contrari alla pubblica decenza. Turpiloquio (art. 726 c.p.)
Inosservanza dell'obbligo dell'istruzione elementare dei minori (art. 731 c.p.)
Oltre ad altre fattispecie di reato previste da normative speciali.
Per i reati procedibili a querela, pertanto, la persona offesa avrà la possibilità di richiedere l'esercizio dell'azione penale attraverso il normale strumento della querela, oppure tramite ricorso immediato al Giudice di Pace. La presentazione della querela non impedisce comunque che venga successivamente inoltrato anche il ricorso, purché sia rispettato il termine di tre mesi dall’accadimento del fatto-reato.
Quali sono le caratteristiche dell'ingiuria, della diffamazione, della calunnia?
Commette il reato di ingiuria (art. 594 c.p.) chi offende l'onore o il decoro di una persona presente, ed è punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa fino a € 516,46.
Commette invece il reato di diffamazione (art. 595 c.p.) chi offende l'altrui reputazione in assenza della persona offesa. In questo caso la pena è della reclusione fino ad un anno e della multa fino a € 1032,91.
Dall'ingiuria e dalla diffamazione deve distinguersi il reato di calunnia (art. 368 c.p.) che si ha quando taluno, con denunzia, querela, richiesta o istanza, anche se anonima o sotto falso nome, diretta all'Autorità giudiziaria o ad altra Autorità che abbia l'obbligo di riferire all'Autorità giudiziaria, incolpa di un reato una persona che egli sa essere innocente, oppure simula a carico di una persona le tracce di un reato. Per il reato di calunnia la pena è della reclusione da due a sei anni, salvo i casi di aggravante. La giurisprudenza ha chiarito che non è necessario che sia iniziato un procedimento penale a carico della persona offesa dal reato, essendo sufficiente la mera potenzialità che un tale procedimento si avvii